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Il potere segreto della bellezza
Il fascino di un oggetto, di una persona o di un paesaggio è diretto, istintivo, immediato.
Ma il concetto di bellezza in sé, invece, rimane costantemente sfuggente, indefinibile, inafferrabile.
Non sappiamo dire perché qualcosa ci affascini o ci emozioni. È difficile penetrare nel mistero più profondo del motivo della nostra attrazione.
Gli antichi greci attraverso l’idea che «la bellezza è nell’occhio di chi guarda» cercarono di stabilire in che misura la storia, la cultura e l’esperienza dell’osservatore influiscano sul giudizio finale: questa cosa è bella in sé o piace a me perché l’ho guardata con i miei occhi?
Provando a rintracciare nella bellezza la chiave dell’ordine universale, con il concetto di Kòsmos i saggi e i filosofi della Grecia antica esplorarono le profonde corrispondenze formali presenti nella natura.
L’amore per il bello è una caratteristica fondante dell’esperienza umana: la capacità stessa di cogliere la bellezza include tutto il nostro modo di vivere, compresa l’idea che abbiamo di noi stessi.
Al centro della nostra concezione di vita fortunata c’è l’esperienza della bellezza: cerchiamo la felicità nella grazia sensuale, nelle interazioni tra unità e varietà, nelle proporzioni armoniche, nelle tensioni tra gli opposti, nelle relazioni tra forme e precise funzioni.
Guidati dalle suggestioni di John Armstrong (Il potere segreto della bellezza) e di Umberto Eco (Storia della bellezza), abbiamo coinvolto alcuni fotografi a noi vicini, differenti per sensibilità e stile, chiedendo loro di fornirci alcune interpretazioni su questo concetto, con cui abbiamo poi sperimentato una relazione compositiva attraverso lettering e carattere tipografico.
Il risultato è un variegato caleidoscopio di suggestioni visive, fragili e imperfette, come tutto ciò che sfiora l’essenza della bellezza.
“La bellezza non è che una promessa di felicità” - Stendhal